venerdì 2 marzo 2012

La mia vita in un mashup

Manco da una vita lo so, ma visto il mio nick questa cosa non dovrebbe sorprendervi per niente. Sarò costretta a riassumere e raccontare un po' alla rinfusa i fatti più salienti, buttati tutti nel pentolone di questo post contenitore...
Ho avuto un sacco da fare. Il ché vuol dire per un'apatica e inerte come me, una gran fatica!
La cucina è ancora un disastro (maledetta neve!) e lo sarà ancora per mesi dato che prima i muri si dovranno asciugare e poi l'impresa assoldata dal condominio ci potrà lavorare. Per ora, guardare quelle pareti una volta bianche è un pugno in un occhio perché ovunque volga lo sguardo, mi pare di vedere delle fette di gorgonzola spalmate sui muri, da tanta muffa c'è sopra...
Brrrrrrrrrrrrrrr!
Così continuo a mangiare cibi che mi scaldo al microonde perché il titolare dell'impresa che è venuto per un sopralluogo mi ha sconsigliato di cucinare sui fornelli, visto che dal soffitto si staccano pezzi di pittura e ogni tanto cadono frammenti di intonaco. Anche se non me lo diceva ci sarei arrivata da sola, ma è stato premuroso.
Sto facendo la fortuna degli asporto vicino a casa, perché come potrete immaginare mangiare "cucinando" con un misero microonde rende decisamente limitato il numero di piatti sul menu'...
Una sera cinese (che odio, ma bisogna pur variare), una sera pizza, un'altra un primo e un contorno e ringrazio i santi del paradiso che esista un asporto che fa cucina tradizionale e ogni tanto (perché è mooooolto più caro degli altri) il giapponese con sushi e yaki meshi o tempura udon. Se fosse per me mangerei giapponese tutte le sere, ma col mio stipendio buona grazia se lo faccio tre volte al mese.
Sul fronte lavoro non si muove foglia e non proseguo il proverbio perché spero proprio che Dio non ce l'abbia con me, per cui mi tocca rimanere dove sto e sentirmi pure fortunata.
Qui nulla cambia, ogni giorno le stesse facce e le stesse prove che meritocrazia è solo una parola, un concetto astratto del tutto privo di significato. Ogni giorno le stesse sclerate, con gli schiavi (leggi me e qualche altra manciata di poveracci) che lavorano il doppio degli altri prendendo la metà alla fine del mese, ma son dettagli... L'unico giorno che aspetto con ansia, come potrete immaginare, è il venerdì e non soltanto perché è preludio di week end, ma anche perché si assiste alla "parata degli orrori". Da quando il titolare che ha studiato negli States e se ne vanta ad ogni piè sospinto ha istituito il venerdì casual, si assiste a certi orrori che non vi dico. Quelli abituati ad arrivare in ufficio eleganti e sobri ogni santo giorno, si sentono finalmente liberi di dar libero sfogo alla propria "creatività", con risultati spesso terrificanti.
Certi pullover dai colori talmente improbabili da sembrare l'acquisto di qualche fondo di magazzino di un negozio dell'est europeo prima della caduta del muro. Gli uomini sono i più patetici su questo fronte, se escludiamo le due o tre colleghe che adottano il look "passeggiatrice" con mise più adatte all'aperitivo con gli amici che per il lavoro in ufficio. Poi ovviamente c'è lui: Lapo. Il "pezzo unico", l'uomo che riesce a sembrare tamarro (e non lo sembra soltanto, LO E'!) persino con un vestiti di Vivienne Westwood. Come faccio a sapere che ha un abito firmato da lei? Secondo voi? Lapo non perde occasione per rimarcare quanto è trendy e quanto ci tenga al look, peccato che il gusto non si possa acquistare in negozio insieme agli abiti e nemmeno il cervello...
Oggi il capo è andato a Milano con Lapo e altri due leccapiedi e in ufficio si respira un'aria rilassata e serena che è un piacere. Ho terminato i miei compiti e così cazzeggio un pochino sul mio blog trascurato. Raccontare i fatti miei su questo diario a cielo aperto all'inizio mi imbarazzava un po', ma alla fine ho notato che mi fa bene e così metto da parte le inibizioni e buonasera.
Più tardi farò un salto in libreria prima di rientrare a casa e qui arriva la nota dolente.
Sono un'accanita lettrice, quasi maniacale. Mi è sempre piaciuto leggere, amo immergermi nelle storie raccontate da altri e ci perdo spesso anche molte di ore di sonno, ma ultimamente non riesco più a trovare libri che mi piacciano davvero. Leggo lo stesso per carità, ma quando arrivo all'ultima pagina è quasi un sollievo invece che un sottile rammarico per la fine della storia. Quando leggo un libro che mi piace, provo un sottile dispiacere nel lasciare i personaggi che ho amato attraverso le pagine lette, è come abbracciare al terminal partenze degli amici cari che se ne vanno per non tornare mai più. Macinare pagine su pagine di un libro che mi esalta, mi procura una dualità di sentimenti: da un lato il voler terminare per scoprire come va a finire e dall'altro la sensazione di abbandono quando arriverò all'ultima pagina.
Ecco, tutto questo non lo provo più da mesi. Mi impegno a leggere recensioni o a spulciare sugli scaffali delle librerie, ma purtroppo non riesco a trovare nulla che mi soddisfi pienamente. La lettura è uno dei miei piccoli/grandi piaceri della vita e ne ho bisogno come di mangiare o dormire...
A questo punto vengo al dunque. Potete consigliarmi qualcosa da leggere? Vi do qualche indicazione su libri che mi sono piaciuti, ma ovviamente sono aperta ad ogni cosa purché si tratti di narrativa. Alcuni degli ultimi libri che ho letto e che mi sono piaciuti: "Nessun dove" di Neil Gaiman, "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafòn, tutti i libri di Fannie Flagg, "Soffocare" di Chuck Palahniuk, "Acqua agli elefanti" di Sara Gruen, "Un samba per Sherlock Holmes" di Jo Soares, "Mama Tandoori" di Ernest Van Der Kwast, "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro, "L'inconfondibile tristezza della torta al limone" di Aimee Bender, "Espiazione" di Ian McEwan e non proseguo per non diventare noiosa.
Avete qualche tesoro da condividere con me? Spero di si, ve ne sarò davvero grata...

4 commenti:

  1. Ciao! Complimenti per il blog, che ho scovato praticamente per caso. In genere leggo per un po' in sordina e commento solo dopo un po' di tempo, ma questo posto è davvero simpatico. :)
    Anch'io leggo parecchio, ma temo che abbiamo gusti un poco diversi. Ad ogni modo posso consigliarti un autore che adoro, e che soprattutto scrive benissimo: David Grossman. E' uno scrittore israeliano, e mi ha appassionata moltissimo alla sua terra e alle sue storie, al punto che ho letto quattro suoi libri. Al momento sto leggendo A un cerbiatto somiglia il mio amore, ma non voglio anticiparti nulla. In libreria lo troverai sicuramente, forse potrebbe piacerti!
    Un bacio, e passa da me se ti va.

    coccola5

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    1. Grazie di cuore del consiglio, Grossman lo conosco di nome ma non ho mai letto nulla di suo... un buon motivo per iniziare, se me lo consigli grazie ancora! ;)
      Anch'io faccio così di solito, leggo per un po' entrando "in confidenza" col blogger a sua insaputa e poi inizio a commentare. Per quel che mi riguarda è un po' una forma di timidezza, ma a volte mi butto alla prima lettura.
      Caspita non so come hai fatto a beccarmi per caso, quello che rimpiango di Splinder è la maggiore facilità di conoscere nuovi blog... è così anche per te? E' molto difficile scovare altri blog carini da leggere qui, ci devi arrivare attraverso i blog che già conosci e suoi commentatori, ma è lunga e io lavorando non ho molto tempo da dedicarci, come invece facevo tempo fa quando studiavo.
      Pazienza, i tempi cambiano e noi si deve cambiare con loro...
      Sono contenta di averti conosciuta!!! ;)))))

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  2. Si, in effetti mi devo ancora riprendere anch'io. Sono ancora in lutto per aver disgraziatamente perso il mio blog su Splinder. Wordpress, ma anche Blogger, sono molto dispersivi, quindi in genere, per farmi nuovi amici, sbircio fra i link dei blog che già leggo! :)
    Come avrai notato, sono una nanninista incallita (altrimenti detta fan accanitissima di Gianna Nannini). Spero ti abituerai alla sua presenza, che da un anno a questa parte penetra la mia vita (e quella altrui!), profilo di Fb, blog, cellulare e pc.. insomma, mi sono innamorata di quella donna lì! :D Ecco, giusto per fartelo sapere in anticipo!

    coccola5

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  3. Fino a qualche anno fa'... quando ero single... amavo leggere e quando trovavo un libro che mi appassionava davvero provavo la stessa sensazione di cui parli tu: curiosità d'arrivare alla fine e una mestizia da abbandono...
    Ci sono stati libri come Eva Luna che mi hanno davvero appassionato.... ora sono fuori dal giro da un bel po'.... quindi i libri di cui parli non li ho letti....

    Hai letti qualcosa di Morelli? Se sì, che ne pensi?

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