sabato 21 gennaio 2012

Avere già un blog e non sapere esportarlo...



Avete presente quanto ci si sente impotenti, una specie di puntino nell'immensità vasta e sconosciuta, nel preciso momento nel quale si capisce di essere ignoranti in materia? 
Beh, io sì!
Avevo, ho meglio per qualche giorno ancora dovrei dire "ho", un blog su Splinder, piattaforma che ha deciso espressamente di tirare le cuoia suicidandosi alla mezzanotte del 31 gennaio...
E' triste sapere che i social network hanno ucciso i blog, ma di fatto è così.
Una volta si cantava "Video killed the radio star", ora il titolo come dovrebbe essere?
Mi fa tanta tristezza pensare che la vita della gente si possa riassumere in 140 battute su Twitter o in immagini copia e incolla o frasettine da cioccolatini, postate a ritmo continuo sul proprio profilo Facebook. Ovviamente non tutti utilizzano questi mezzi come adolescenti in preda a raptus di presenzialismo, ma ho notato gironzolando tra i profili che questo è il trend che va per la maggiore.
Poca spesa (di energie) e molta resa... di visibilità e di commentini degni di ciò che si è pubblicato, nonchè di pollicetti alzati ad indicare il gradimento di tali "sforzi". La fiera dell'effimero, ma è inutile che faccia tanto la Savonarola da strapazzo, perché lo hanno già detto così in tanti, che queste mie riflessioni non faranno altro che finire nella pattumiera delle sensazioni di chi leggerà questo mio scritto... Puntare il dito e fare la moralista non serve a nulla, se non a placare un pochino il mio senso di impotenza.
Appena un pochino, purtroppo. Perché il resto è rabbia pura. 
Ok, ho messo in chiaro come la penso ed ora posso mettermi tranquilla (si fa per dire) e cercare di far funzionare questo blog, senza pensarci più, anche se ho perduto per sempre i post che avevo scritto sull'altro blog, dato che non mi riesce di esportarli decentemente... *sigh*
Blog nuovo, vita nuova e si parte!
 

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