Da un po’ di tempo a questa parte, sono oggetto delle attenzioni di troppa gente armata di buone intenzioni, che vengono sprecate malamente.
Perché in questo periodo ogni persona che mi conosce e ha un po’ di confidenza con me, cerca di stanarmi da casa per presentarmi qualcuno? Possibile che abbia l’aria di una che ha estremo bisogno di questo tipo di aiuto? Non sono certo una che frigna con le amiche per la solitudine! Alla peggio me ne sto defilata senza dar fastidio a nessuno… Eppure sembra che ultimamente, sia stato istituito il “Comitato per la Salvaguardia della Vita Amorosa di CheFineHaiFatto” e che ogni amica stia vagliando fra le proprie conoscenze o ravanando fra gli amici single dei propri compagni per trovarmi un fidanzato. Un gesto carino se vogliamo, ma mai richiesto dalla sottoscritta.
– Esci dal guscio, è primavera! Comincia una nuova vita, ti aiuto io… -
E se a me quella vecchia andasse ancora benissimo?
E se a me di incontrare l’ennesimo ragazzo nell’imbarazzo più totale, non andasse affatto? Perché dover intraprendere la solita discussione con le amiche che, seppur per affetto, cercano di forzarmi ad uscire con un perfetto estraneo?
Incontrare sconosciuti “scelti” da qualcun altro, non è mai un buon inizio, credetemi. Ultimamente tra uscite collettive, uscite a quattro e appuntamenti al buio, son quasi più fuori che a casa… la sto esagerando un po’, comunque è un vero assalto. E poi che ne rifiuto la maggior parte, sennò dovrei istituire un dispensa biglietti e un display luminoso con la scritta “Serviamo il numero…”
Sarà che sono convinta che se è destino, lo incontrerò comunque l’uomo/ragazzo della mia vita senza “aiutini” o blind date assolutamente disastrosi, che faccio fatica a immaginare che potrà capitare così.
Perché in questo periodo ogni persona che mi conosce e ha un po’ di confidenza con me, cerca di stanarmi da casa per presentarmi qualcuno? Possibile che abbia l’aria di una che ha estremo bisogno di questo tipo di aiuto? Non sono certo una che frigna con le amiche per la solitudine! Alla peggio me ne sto defilata senza dar fastidio a nessuno… Eppure sembra che ultimamente, sia stato istituito il “Comitato per la Salvaguardia della Vita Amorosa di CheFineHaiFatto” e che ogni amica stia vagliando fra le proprie conoscenze o ravanando fra gli amici single dei propri compagni per trovarmi un fidanzato. Un gesto carino se vogliamo, ma mai richiesto dalla sottoscritta.
– Esci dal guscio, è primavera! Comincia una nuova vita, ti aiuto io… -
E se a me quella vecchia andasse ancora benissimo?
E se a me di incontrare l’ennesimo ragazzo nell’imbarazzo più totale, non andasse affatto? Perché dover intraprendere la solita discussione con le amiche che, seppur per affetto, cercano di forzarmi ad uscire con un perfetto estraneo?
Incontrare sconosciuti “scelti” da qualcun altro, non è mai un buon inizio, credetemi. Ultimamente tra uscite collettive, uscite a quattro e appuntamenti al buio, son quasi più fuori che a casa… la sto esagerando un po’, comunque è un vero assalto. E poi che ne rifiuto la maggior parte, sennò dovrei istituire un dispensa biglietti e un display luminoso con la scritta “Serviamo il numero…”
Sarà che sono convinta che se è destino, lo incontrerò comunque l’uomo/ragazzo della mia vita senza “aiutini” o blind date assolutamente disastrosi, che faccio fatica a immaginare che potrà capitare così.
Sono giovane, che diamine! Per diventare una disperata zitella con la casa piena di gatti, c’è ancora tempo, non vi pare? Eppure nella vita c’è sempre qualcuno che cerca di darti una mano anche nelle situazioni non richieste e che prova a convincerti che stai sbagliando qualcosa nella tua esistenza.
Sono single da un anno, non mi sembra una gran tragedia a 24 anni! Non lo sarebbe, a mio parere, nemmeno a 40 o a 50 se mi sentissi come mi sento ora (che ho ripreso il totale [quasi] controllo di me stessa), ma questo è un altro discorso. Certo è vero che avrei voglia di avere accanto una persona che mi ama e da amare a mia volta, non sono mica una misogina votata all’eremitaggio. Però vorrei che esistesse un modo per incontrarla che non mi costringesse a sottostare a questi umilianti appuntamenti ai quali a volte le amiche già come dire… accasate, mi sottopongono ultimamente. Come quello incontrato per un aperitivo venerdì sera.
– C’è un amico del mio ragazzo che devi assolutamente conoscere! E’ davvero molto carino, fa l’avvocato e avete un sacco di interessi in comune. Vi vedo già insieme, sareste una coppia formidabile! –
Peccato che “gli interessi in comune” si rivelino essere una misera manciata che comprende: preferire il mare alla montagna, detestare i fazzoletti di carta in barba al fatto che quasi tutti gli altri esseri umani li usino con soddisfazione e che entrambi odiamo andare in bicicletta… Può bastare?
Ovviamente la risposta è no.
Per sorvolare sul fatto che il soggetto in questione è sì carino, ma è più basso di me di alcuni centimetri… In effetti sono definita spesso una stangona visto che sfioro il metro e settantasei, ma che ci posso fare se sono alta? E’ chiaro che se c’è l’amore e l’affiatamento anche l’altezza passa in secondo, ma che dico secondo… in terzo piano! Ma qui (come tutte le altre volte per ora, haimè!) è come cercare di infilare un bastone tondo in un buco quadrato, per citare la frase di un film…
Sarà anche avvocato quello là, ma per essere un principe del foro in tutta la serata ha spiccicato quattro parole in croce, tutte in lodi sperticate su quanto sia carina e in domande sul perché con la mia altezza e il mio aspetto, non abbia tentato la carriera di modella, mettendomi parecchio in imbarazzo mentre mi affrettavo a cambiare discorso. Salvo cambiar rotta quando è arrivato il momento di pagare gli aperitivi, tentennando e rovistando nel portafoglio e poi con la faccia da schiaffi mi ha chiesto di pagare per entrambi perché non aveva contante. Che si può pensare di uno che esce per la prima volta con una sconosciuta e non si cura nemmeno di avere quattro soldi in tasca? Aveva proprio intenzione di farmi una bella impressione, non c'è che dire... un vero signore!
La mia amica il giorno dopo, mi ha detto che non si è nemmeno scusato per l'accaduto, perché tanto sapeva che non ci saremmo più rivisti. Perché e qui cito testuali parole, "... ero troppo per lui e sapeva già come sarebbe andata a finire ...".
Non so se fosse una scusante o un cavillo da avvocato per la maleducazione, ma sicuramente se si gioca le relazioni sempre a questo modo, è garantito che resterà sempre solo come un cane!
E questo vi assicuro, è il meno peggio che mi è capitato…
Tutto questo sfogo perché ecco che la primavera sta facendo capolino e subito l’amica di turno preoccupata per la mia prolungata solitudine, si sta adoperando per cercare di accasarmi con il solito “ottimo sulla carta”.
Quando mi viene in mente questa immagine di persona ottima sulla carta, ormai mi copro di bolle!
Sto sinceramente pensando di abbandonare la mia proverbiale educazione e i miei modi garbati per mandare a quel paese qualunque persona cominci a propormi di dare uno scossone alla mia vita. Non è nella mia natura, ma dovrò pur difendermi, no?
Scansare l’ennesimo appuntamento inutile e fallimentare, che non solo mi farebbe sprecare del tempo, ma metterebbe a dura prova anche il mio amor proprio visto che mi sono spesso chiesta se sono io ad essere incontentabile e poco aperta verso gli altri o se è colpa di chi non ha capito un fico secco di come sono e mi appioppa sempre la persona sbagliata.
Forse la verità è più semplice e prosaica, cioè gli uomini disponibili sono quelli e punto.
Le rimanenze di magazzino, quegli articoli che per quanto ci si impegni non si riesce proprio a vedere… per fare una metafora. Così un’altra domanda che mi pongo ogni volta, al mio rientro a casa dopo aver partecipato all’ennesimo incontro fallimentare, è questa: sono anch’io una rimanenza di magazzino?
O sono forse (e questo è ancora peggio) uno scarto di produzione, merce difettata che non si riuscirebbe a vedere nemmeno a metà prezzo?
E’ tardi e devo andare a dormire. Per citare (ancora) la frase di un altro film, ci penserò domani…
Sono single da un anno, non mi sembra una gran tragedia a 24 anni! Non lo sarebbe, a mio parere, nemmeno a 40 o a 50 se mi sentissi come mi sento ora (che ho ripreso il totale [quasi] controllo di me stessa), ma questo è un altro discorso. Certo è vero che avrei voglia di avere accanto una persona che mi ama e da amare a mia volta, non sono mica una misogina votata all’eremitaggio. Però vorrei che esistesse un modo per incontrarla che non mi costringesse a sottostare a questi umilianti appuntamenti ai quali a volte le amiche già come dire… accasate, mi sottopongono ultimamente. Come quello incontrato per un aperitivo venerdì sera.
– C’è un amico del mio ragazzo che devi assolutamente conoscere! E’ davvero molto carino, fa l’avvocato e avete un sacco di interessi in comune. Vi vedo già insieme, sareste una coppia formidabile! –
Peccato che “gli interessi in comune” si rivelino essere una misera manciata che comprende: preferire il mare alla montagna, detestare i fazzoletti di carta in barba al fatto che quasi tutti gli altri esseri umani li usino con soddisfazione e che entrambi odiamo andare in bicicletta… Può bastare?
Ovviamente la risposta è no.
Per sorvolare sul fatto che il soggetto in questione è sì carino, ma è più basso di me di alcuni centimetri… In effetti sono definita spesso una stangona visto che sfioro il metro e settantasei, ma che ci posso fare se sono alta? E’ chiaro che se c’è l’amore e l’affiatamento anche l’altezza passa in secondo, ma che dico secondo… in terzo piano! Ma qui (come tutte le altre volte per ora, haimè!) è come cercare di infilare un bastone tondo in un buco quadrato, per citare la frase di un film…
Sarà anche avvocato quello là, ma per essere un principe del foro in tutta la serata ha spiccicato quattro parole in croce, tutte in lodi sperticate su quanto sia carina e in domande sul perché con la mia altezza e il mio aspetto, non abbia tentato la carriera di modella, mettendomi parecchio in imbarazzo mentre mi affrettavo a cambiare discorso. Salvo cambiar rotta quando è arrivato il momento di pagare gli aperitivi, tentennando e rovistando nel portafoglio e poi con la faccia da schiaffi mi ha chiesto di pagare per entrambi perché non aveva contante. Che si può pensare di uno che esce per la prima volta con una sconosciuta e non si cura nemmeno di avere quattro soldi in tasca? Aveva proprio intenzione di farmi una bella impressione, non c'è che dire... un vero signore!
La mia amica il giorno dopo, mi ha detto che non si è nemmeno scusato per l'accaduto, perché tanto sapeva che non ci saremmo più rivisti. Perché e qui cito testuali parole, "... ero troppo per lui e sapeva già come sarebbe andata a finire ...".
Non so se fosse una scusante o un cavillo da avvocato per la maleducazione, ma sicuramente se si gioca le relazioni sempre a questo modo, è garantito che resterà sempre solo come un cane!
E questo vi assicuro, è il meno peggio che mi è capitato…
Tutto questo sfogo perché ecco che la primavera sta facendo capolino e subito l’amica di turno preoccupata per la mia prolungata solitudine, si sta adoperando per cercare di accasarmi con il solito “ottimo sulla carta”.
Quando mi viene in mente questa immagine di persona ottima sulla carta, ormai mi copro di bolle!
Sto sinceramente pensando di abbandonare la mia proverbiale educazione e i miei modi garbati per mandare a quel paese qualunque persona cominci a propormi di dare uno scossone alla mia vita. Non è nella mia natura, ma dovrò pur difendermi, no?
Scansare l’ennesimo appuntamento inutile e fallimentare, che non solo mi farebbe sprecare del tempo, ma metterebbe a dura prova anche il mio amor proprio visto che mi sono spesso chiesta se sono io ad essere incontentabile e poco aperta verso gli altri o se è colpa di chi non ha capito un fico secco di come sono e mi appioppa sempre la persona sbagliata.
Forse la verità è più semplice e prosaica, cioè gli uomini disponibili sono quelli e punto.
Le rimanenze di magazzino, quegli articoli che per quanto ci si impegni non si riesce proprio a vedere… per fare una metafora. Così un’altra domanda che mi pongo ogni volta, al mio rientro a casa dopo aver partecipato all’ennesimo incontro fallimentare, è questa: sono anch’io una rimanenza di magazzino?
O sono forse (e questo è ancora peggio) uno scarto di produzione, merce difettata che non si riuscirebbe a vedere nemmeno a metà prezzo?
E’ tardi e devo andare a dormire. Per citare (ancora) la frase di un altro film, ci penserò domani…
blame on you e sul tuo promesso sposo (lol) perché non sapete apprezzare la bicicletta U_U
RispondiEliminaComunque uscire e aver qualcosa da fare è anche il modo per incontrare casualmente :/ credo. Dire quando arriva arriva non mi piace, mi inquieta, che ne so, è come la morte, se devo morire prima o poi morirò :/ ecco, sono inquieto
Il mio promesso sposo... eheheheh! o.O
EliminaAndiamo d'accordo soltanto sulla bici e poco altro con quella specie di buzzurro ambulante che si comporta da yuppy (oddio, esistono ancora? E' un termine che userebbe mia madre, più che altro... :D), ma non è altro che un mezzo cretino che non sa comportarsi con le persone...il tocco di classe del far pagare tutto a me, lo metterò nel mio cassetto dei ricordi più cari, non c'è dubbio...
Ti do ragione sull'incontrare persone "casualmente" se la casualità è vera. Cioè, mi spiego. Ad una festa con un certo numero di persone, incontri persone e anche "la" persona. Questo sarebbe il massimo. Ma se l'incontro è organizzato da qualcuno e siete solo tu e il tizio "selezionato"... bè, diventa dura che possa funzionare, credimi. :)
Ho messo un veto a questo tipo di appuntamenti e le amiche sono avvertite: o in compagnia o niente!
Dire se arriva arriva a me fa l'effetto contrario invece, mi mette serena. E' come aver spuntato una cosa dall'elenco delle cose da fare, ci deve pensare il destino e quindi è (per me) cosa fatta o che si farà o che se non avverrà, non sarà "colpa" mia... ;))))
Io la penso esattamente come te: quando arriverà quella persona che mi fa battere il cuore, ci frequenteremo e se son rose fioriranno. Finora non sono mai stata fidanzata, ma ti confesso che non sento affatto la mancanza di un amante, probabilmente anche perchè sto passando un periodo un poco incasinato.
RispondiEliminaPoi ti dirò una cosa: i nostri amici, pur avendo interessi comuni ai nostri, hanno naturalmente gusti differenti dai nostri e scelgono di conseguenza persone che vanno bene a loro, ma non necessariamente a noi. Io, quindi, non sono particolarmente favorevole a questi appuntamenti al buio con persone che, per di più, non ho conosciuto o scelto io, ma altri mi hanno affibbiato nella convinzione che vadano bene per me. L'unica volta che ho accettato ho conosciuto un ragazzo noiosissimo che si è premurato di spiccicare non più di due parole, lasciandomi poi preda del silenzio e, fortunatamente, di altri amici in compagnia con noi.
Appuntamenti al buio? No, grazie. E difendi giustamente la tua libertà, anche di restare single!
coccola5
Parole sante, mia cara! Gli amici credono di conoscerci a fondo e sotto certi punti di vista è anche così, ma la scelta di un partner è troppo personale per delegarla a qualcun altro... Anche se a volte far conoscenza di una loro conoscenza può risultare piacevole o anche definitivo nel senso positivo del termine. Son casi sporadici però e non fanno testo.
EliminaD'ora in avanti, uscite collettive sì, appuntamenti al buio no e non sono ammessi strappi alla regola! :)
Essere single per certi aspetti è meraviglioso, più tempo a disposizione, nessuna discussione per la conduzione della casa, per la scelta di cosa mangiare, niente critiche velenose o ripicche infantili,nessun ricatto morale.
Se solo non mi mancasse un po' la componente affettiva, potrei stare sola anche per sempre.
Ehm... ho esagerato? :D :D :D
Conosco questo tipo di persone, le trovo profondamente irritanti.
RispondiEliminaUna mia conoscente, una volta, organizzò senza dirmelo un appuntamento al buio ad un mio amico, con una ragazza secondo lei "perfettissima" per lui, perchè anche a lei piaceva Marco Mengoni (ovviamente il fatto che ti piaccia il suo stesso cantante è un buon motivo per intraprendere una relazione -.-'). Lui si presentò all'appuntamento dicendo: "Piacere, sono Cristian e sono gay."
Da allora questa mia conoscente non ha più organizzato nulla. Cristian Santo Subito.
XD
(http://forzatamenteesiliata.wordpress.com/)
Ho passato un sacco di tempo a pensare a un titolo di un libro, ma senza grandi risultati. Non sono aggiornata sulle novità, quindi mi ero decisa a scriverti proponendoti Amélie Nothomb, che io adoro. O un buon vecchio Daniel Pennac (che ha appena pubblicato un nuovo libro, quindi forse c'è speranza per qualcosa meno "d'annata"), ma una volta qui, ho scoperto un altro post! E a questo punto la risposta è una sola: Jane Austen! :D
RispondiEliminaNon posso che essere d'accordo con te. Gli appuntamenti al buio funzionano solo nei film hollywoodiani, e, per quel che mi riguarda, hanno sempre portato più casino che altro (certo che un cafone del pari del "tuo" avvocato, l'hanno scelto proprio bene!)
Buona fortuna per tutto!
Buongiorno..!
RispondiEliminaDomanda: io e te ci conosciamo già? Eri tra i miei vecchi contatti?
Hai un modo di esprimerti familiare...
Gli appuntamenti al buio (che all'inizio incuriosiscono, poi ci si va per cortesia e poi alla fine che ce ne sia qualcuno che serva allo scopo) sono inutili.. una cosa sono le uscote in gruppo - molto più disinvolte - una cosa così da soli..... mah!!!
Agli
Spesso non vanno bene gli incontri scelti da noi figuriamoci quelli con persone scelteci da altri.....
La frase "quando sarà il momento accadrà da sé" ha sempre reso serena anche me... e così è stato... l'ho conosciuto quando mi ero aperta agli altri, ma non stavo "aspettando" nessuno....
Hey, tesoro, alla fine come è andata con i tuoi pretendenti?
RispondiEliminaDetesto quando gli amici cercano di propinartidegli sconosciuti con la scusa di volerti aiutare. Come si suol dire: "La strada per l'Inferno è lastricata di buone intenzioni" :P Io sono riuscita a fregarli facendo la difficile, così ci hanno rinunciato, Spero che anche tu ci sia riuscita. Spero che ci darai presto notizie.
Un grande abbraccio, tesoro ;)
Che gran bel post! Beh la vedo esattamente come te! Ho odiato le persone che mi dicevano: Devo presentarti un mio amico.. quanto è bello.. ti piacerà!
RispondiEliminaPer non parlare di quelle che mi dicevano: Ti devo presentare una carta buona.. -.-
Che Dio ci aiuti!
Il mio fidanzato l'ho scelto io, senza tramiti. Non mi piacciono. E quando ci sono stati hanno persino diviso!
Un abbraccio
Manu
pensierinviaggioo.blogspot.it